Il settore biomedicale italiano ha dovuto affrontare grandi sfide nel 2020, rispondendo con energia e determinazione.
Come prepararsi all’anno appena iniziato?
Nel corso dei mesi passati, il settore dei dispositivi medici si è trovato a rispondere con prontezza a una situazione senza precedenti. La crescente domanda di strumentazioni per fronteggiare l’emergenza sanitaria ha determinato un vertiginoso aumento dei ritmi di lavoro e delle produzioni.
Gli operatori del mercato italiano hanno tuttavia risposto in modo responsabile, dimostrando spirito di adattamento e disponibilità a collaborare per intensificare la capacità produttiva e, laddove necessario, riconvertirla.
In uno scenario economico ancora incerto e duramente colpito dalla pandemia in corso, resta prioritario mantenere lo stesso approccio dei mesi passati: un atteggiamento sempre vigile per reagire in modo ottimale alle evoluzioni della situazione sanitaria, rispondendo alle richieste del mercato.
Il settore biomedicale costituisce infatti una componente di rilievo del panorama industriale italiano, e per comprenderlo bastano pochi numeri: oltre 3.900 imprese attive, più di 76.000 dipendenti e un giro d’affari di oltre 16,5 miliardi di euro tra import ed export. Una filiera estremamente eterogenea, caratterizzata da un personale altamente specializzato e da una spiccata vocazione per la ricerca e sviluppo.
Distretti come quello di Mirandola, in provincia di Modena, costituiscono poli di eccellenza mondiale, con aziende leader in Europa che nel corso del 2020 hanno saputo fornire un supporto fondamentale al Sistema Sanitario nello svolgimento delle proprie attività di assistenza. Con oltre 5.000 addetti tra aziende produttrici e indotto, il distretto costituisce un vero e proprio punto di riferimento a livello internazionale per quanto riguarda la qualità dell’offerta e l’attenzione per l’innovazione.
Il protrarsi di una situazione di emergenza, unita a una campagna vaccinale mondiale, permette immediatamente di comprendere come anche nel 2021 il settore biomedicale continuerà a rivestire un ruolo di assoluta importanza. Per questa ragione, le imprese sono chiamate a innovare la propria operatività anche nel corso dei mesi a venire, cogliendo nuove opportunità strategiche per la crescita del proprio business dentro e fuori i confini nazionali.
Come raggiungere quest’obiettivo?
Un aspetto cruciale da considerare riguarda l’instaurazione di nuove partnership lungo la catena del valore: la vocazione per l’export che ha storicamente contraddistinto il settore è stata caratterizzata negli ultimi anni da un trend positivo costante. Più precisamente, si parla di una crescita media annuale del 4,7%, con Stati Uniti, Francia e Germania a guidare la classifica dei partner commerciali dell’Italia.
Continuerà dunque a essere fondamentale presidiare i mercati stranieri, intercettando la domanda di macchinari, attrezzature e dispositivi monouso che da sempre costituiscono il cuore della produzione del biomedicale italiano: il venire meno delle fiere di settore, per il momento cancellate o programmate per la seconda metà del 2021, non deve infatti pregiudicare la capacità degli operatori del mercato di sviluppare nuove relazioni di business, soprattutto all’estero.
La Germania, già citata nelle righe precedenti, continuerà a costituire un partner fondamentale per il nostro Paese, e le previsioni a cura di Sace parlano di una ripresa delle esportazioni verso l’area nel corso di quest’anno. Prospettive interessanti si registrano anche per la Federazione Russa, dove il governo finanzia da tempo lo sviluppo di nuove strutture sanitarie con lo scopo di migliorare i servizi offerti alla popolazione. Per i dispositivi elettromedicali in particolare è previsto un aumento dell’export pari a circa il +10% durante il 2021.
Anche l’Arabia Saudita si candida tra le mete più promettenti per il settore biomedicale italiano, grazie in particolare agli investimenti da parte del Ministero della Sanità del Paese, che a partire dal 2011 ha sviluppato una serie d’interventi infrastrutturali per dotare la nazione di un sistema ospedaliero che a oggi risulta ancora deficitario.
Queste e numerose altre opportunità attendono l’imprenditoria nostrana nei prossimi mesi: conoscere i mercati e i potenziali partner al loro interno sarà determinante per dare vita a strategie di successo.
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