L’export digitale è una tema da tempo discusso, ma che ancora molte piccole e medie imprese non hanno fatto proprio.

Export digitale

Come mai?

Le ragioni sono molte, ma potremmo sintetizzarle come segue:

  • Una mancanza di competenze digitali necessarie a posizionare la propria azienda all’interno dei mercati esteri.
  • L’assenza di conoscenze linguistiche sufficienti ad approcciare interlocutori stranieri.
  • Il poco tempo a disposizione per elaborare analisi approfondite delle aree migliori in cui investire.

Tutte queste ragioni bloccano troppo spesso le iniziative delle PMI desiderose di affermare la propria presenza sui mercati internazionali.

Eppure, oggi come mai prima d’ora, l’internazionalizzazione del business attraverso canali digitali è un’opzione da non sottovalutare.

Ce lo ha raccontato in una recente intervista Michele Castagna, cliente di Matchplat e consulente export che da oltre undici anni supporta le aziende italiane nella ricerca di nuovi partner in tutto il mondo.

Inoltre, in un nostro articolo, abbiamo evidenziato come l’attuale situazione economica abbia accelerato un cambiamento già in corso: lo sviluppo di nuove relazioni di business passa sempre di più attraverso le nuove tecnologie, spingendo a cercare alternative a soluzioni tradizionali come le fiere di settore.

Indubbiamente il contatto diretto con prodotti e servizi resta importante, ma altrettanto fondamentale è cercare nuove vie per fronteggiare le difficoltà del momento: un concetto emerso nelle scorse settimane durante l’edizione 2020 dell’Export Smart Summit, evento online patrocinato da SACE SIMEST con un focus sull’export digitale come leva strategica per la ripartenza del paese.

Con oltre 500 miliardi di euro in esportazioni previsti nei prossimi due anni, è facile intuire come il rafforzamento del Made in Italy all’estero rappresenti un tappa cruciale per la ripartenza del Paese e un’occasione unica per le nostre imprese.

Gli ultimi dati disponibili  sembrano essere incoraggianti: il terzo trimestre del 2020 è stato segnato da un incremento di oltre il 30% delle esportazioni rispetto al periodo precedente. A giocare un ruolo fondamentale i paesi extra UE, che più degli altri hanno contribuito alla crescita dell’export nazionale su base annua.

La recente firma del RCEP, destinato a essere il maggior accordo commerciale del pianeta, contribuirà sicuramente a rafforzare questo processo sul lungo periodo, rendendo superpotenze come la Cina sempre più protagoniste dei processi di globalizzazione.

Di fronte a cambiamenti epocali, anche l’operatività delle aziende richiede logiche inedite: per adottarle è necessario un cambio di approccio in cui il digitale non può che essere protagonista.

Per questo motivo in Matchplat crediamo che le difficoltà brevemente elencate all’inizio di questo articolo non debbano fermare le PMI desiderose di cogliere le opportunità offerte dall’export digitale.

Per sfruttarne le potenzialità, abbiamo sviluppato servizi in grado di soddisfare in modo completo le esigenze legate all’internazionalizzazione: dalla mappatura delle filiere distributive e di fornitura, fino alla ricerca di nuovi clienti e distributori, passando per un processo di contatto diretto di tali aziende reso possibile dalle competenze linguistiche del nostro team.

Il tutto sulla scorta di una consapevolezza: canali come l’e-commerce e i social media sono fondamentali per presidiare i Paesi stranieri, ma non sono sufficienti.

Conoscere la struttura dei mercati su cui si sta puntando è infatti altrettanto importante, e mezzi come uno shop online o un profilo social non possono assolvere questo compito; inoltre, non tutte le imprese hanno la possibilità di accedere in modo rapido ad analisi di mercato costose.

Ecco perché in Matchplat abbiamo deciso di rendere tutto ciò alla portata delle PMI tramite soluzioni accessibili e personalizzabili che non richiedono d’integrare nel proprio organico figure dedicate o d’investire in analisi complesse.

Una via aperta a tutte le piccole e medie imprese, chiamate a imboccare nuovi percorsi per fare del proprio export digitale uno strumento vincente.

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