Il settore distillatorio italiano è un mercato piccolo ma che negli ultimi anni ha vissuto una decisa crescita.

Grazie al lavoro costante di esperti e appassionati, oggi le distillerie artigianali sono una realtà fortemente radicata in Italia: il mercato è cresciuto del 25% nel corso degli ultimi 3 anni, offrendo un campionario sempre più vasto di prodotti.

Tra le bevande più rappresentative è impossibile non citare gin, whisky e grappe, da sempre una parte essenziale del patrimonio enogastronomico nazionale.

Quali sono le caratteristiche che rendono unica l’offerta? E in che modo le imprese possono puntare a crescere?

Settore distillatorio: immagine di un impianto di produzione/ Distillery industry: image of a production plant

Alta qualità, piccole aziende e un occhio alla sostenibilità

Tra i fattori che distinguono il settore, c’è sicuramente l’alta qualità delle proposte. L’attenzione per il dettaglio in ogni fase del processo di produzione ha permesso a numerose realtà d’imporsi sui mercati internazionali.

Il fenomeno riguarda da vicino prodotti come il gin: basti pensare che sono oltre 200 le etichette specializzate attive nella penisola. Un autentico boom, forte del continuo successo di questa bevanda in tutto il mondo.

L’offerta italiana si distingue in questo ambito grazie alle sue materie prime, uniche per gusto e proprietà organolettiche.

All’avanguardia è anche la produzione di single malt scotch whisky, un tempo considerato prodotto di nicchia e oggi sempre più apprezzato anche dai consumatori. La sua riscoperta negli ultimi 10 anni si accompagna a quella del rum, altro superalcolico la cui produzione ha visto una crescita recente in Italia.

Impossibile poi non menzionare la grappa, vero e proprio fiore all’occhiello dell’agroalimentare italiano, frutto di secoli di una tradizione oggi tenuta in vita da oltre 100 distillerie specializzate.

Artefici di questa rivoluzione nel settore sono soprattutto piccole realtà, a volte davvero microscopiche: oggi oltre l’80% delle aziende italiane attive nell’ambito ha meno di 10 dipendenti. La percentuale cresce al 95% se si considerano le imprese con meno di 50 addetti.

I dati raccontano dunque un settore caratterizzato da un forte spirito artigianale, che tra i propri punti di forza annovera anche quello della sostenibilità ambientale. Le materie prime impiegate derivano spesso dagli scarti della vinificazione, e i residui possono essere impiegati per la produzione di biogas e biomasse.

Distillerie artigianali: una crescita costante

I dati più recenti disponibili su Distillerie.it descrivono la continua crescita del settore, anche nel primo trimestre del 2021.

Il 2020 ha rappresentato un anno complesso per le aziende, tra cali degli ordini e cancellazione di eventi come le fiere: tuttavia, lo stesso periodo sembra aver offerto nuove opportunità alle imprese.

Un numero sempre maggiore di consumatori si è infatti avvicinato a prodotti di alta qualità, trainando la risalita di un comparto che adesso guarda ai prossimi mesi con rinnovato entusiasmo.

Nel nostro Paese tra gennaio e marzo di quest’anno il 58% delle aziende ha visto aumentare i ricavi, grazie anche al contributo dei canali digitali. L’e-commerce rappresenta ormai anche per il mondo della distillazione un alleato fondamentale, in grado di potenziare le strategie commerciali delle imprese.

Dare continuità a questo percorso di sviluppo significa ora più che mai adottare nuove strategie, che non contemplino esclusivamente marketplace e vendita online.

Molto spesso infatti le piccole distillerie che popolano il mercato faticano a individuare le figure giuste con cui costruire relazioni di valore: un esempio è quello degli importatori, essenziali per l’internazionalizzazione delle imprese.

Sapere dove si concentrano quelli più adatti alle esigenze dei produttori è indispensabile per chi ha fatto della qualità una pratica quotidiana.

Le analisi di mercato rispondono a interrogativi a cui molto spesso le aziende faticano a trovare una risposta, soprattutto se impegnate nella commercializzazione di prodotti di nicchia: un dato di fatto per molte realtà del craft distilling, chiamate a scegliere nuove soluzioni per dare la giusta visibilità alla propria offerta.

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