Come trovare fornitori in linea con i miei obiettivi di business?
Chiunque in un’impresa si occupi di acquisti deve rispondere a questa domanda, più volte nell’arco della propria carriera.
Gestire in modo corretto la supply chain comporta infatti una continua revisione dei processi in essere, in modo da migliorarli per rispondere alle esigenze di produzione e agli obiettivi di crescita dell’azienda.
In questo articolo, forniremo spunti e suggerimenti su come trovare nuovi fornitori in linea con le proprie esigenze
Ma prima, analizziamo i principi che contraddistinguono una strategia di procurement efficace e perché oggi l’ufficio acquisti può giocare una parte importante per lo sviluppo dell’impresa.
L’ufficio acquisti: un ruolo strategico
La concezione dell’ufficio acquisti è cambiata nel corso degli ultimi anni.
Tradizionalmente, questo dipartimento è stato sempre visto come un centro di costo, vale a dire un’area in grado di incidere solo sulle voci passive del bilancio.
Oggi si assiste ad un cambio di paradigma: l’ufficio acquisti assume un ruolo attivo nella crescita dell’azienda.
Ma in che modo?
- Con un atteggiamento proattivo, ossia elaborando strategie con cui anticipare problematiche.
- Prestando attenzione a temi fondamentali per la scelta dei fornitori, come sostenibilità ambientale e sociale.
- Prendendo decisioni basate su dati affidabili.
- Attraverso il monitoraggio costante dei risultati ottenuti.
I quattro principi che abbiamo delineato brevemente distinguono un buon ufficio acquisti e sono alla base di una strategia di procurement di lungo periodo.
Chiariamo con un esempio.
Lo staff di un ufficio acquisti può contribuire al miglioramento della reputazione di un’azienda, guidando il suo processo d’innovazione.
Come? Selezionando fornitori in possesso di requisiti di sostenibilità a cui oggi i consumatori prestano un’attenzione sempre maggiore.
Così è possibile ottimizzare la qualità del prodotto, raggiungendo nuove fasce di acquirenti e rafforzando il vantaggio competitivo dell’impresa.
Quali sono gli strumenti con cui raggiungere questi obiettivi?
Ricerca di fornitori: fiere e banche dati
La ricerca di fornitori costituisce il cuore dell’attività di procurement.
Per gestirla, le aziende impiegano di solito due strumenti:
- La visita a fiere di settore in cui trovare nuovi partner;
- L’acquisto di banche dati con copertura locale o nazionale, contenenti i dati delle aziende (ragione sociale, posizione, sito Web, settore industriale ecc.).
Vediamo le peculiarità di ciascuno dei due approcci.
Le fiere di settore riuniscono periodicamente le imprese di una o più nicchie di mercato; partecipando come visitatori per trovare nuovi fornitori, non sempre si ha la garanzia di identificare le aziende in linea con i propri bisogni.
Il tempo rappresenta poi un altro limite: la durata di questi eventi – e le agende fitte d’impegni – impediscono spesso d’incontrare tutti gli espositori.
Al contrario le banche dati digitali, di solito vendute da società di consulenza, possono essere consultate in ogni momento.
Inoltre, offrono una copertura più o meno ampia, contenendo le anagrafiche delle aziende di un dato settore all’interno di un Paese.
Tuttavia, esse sono organizzate sulla base di parametri rigidi (ad esempio il fatturato delle aziende), e le specifiche caratteristiche di quest’ultime sono da verificare manualmente, visitando i siti Web delle aziende.
Ricerca di fornitori: il contributo dell’AI
Explore è la piattaforma sviluppata da Matchplat per trovare fornitori in modo veloce e preciso.
A partire da un database con oltre 400 milioni di aziende in 196 Paesi, Explore impiega algoritmi d’Intelligenza Artificiale per analizzarne in automatico i contenuti online, in modo da individuare solo le realtà con determinate caratteristiche.
Torniamo all’esempio della ricerca di fornitori in possesso di requisiti di sostenibilità.
Immaginiamo di essere un’azienda specializzata in arredamento alla ricerca di nuovi produttori di legno eco-sostenibile.
Con Explore è possibile mappare in pochi minuti le aziende che offrono legno certificato FSC – uno degli standard più noti in questo ambito – all’interno del Paese di proprio interesse.
In questo modo il lavoro dell’ufficio acquisti diviene più efficiente, grazie a informazioni sempre aggiornate derivanti da banche dati ufficiali e pagine Web.
Inoltre, lo strumento consente di maturare quell’atteggiamento proattivo a cui accennavamo: abbattendo i tempi e i costi di ricerca, Explore permette d’individuare fornitori alternativi, anticipando problematiche future.
Così è possibile disporre in ogni momento di un “piano B” con cui affrontare ritardi di produzione dei propri partner o blocchi lungo le catene del valore in cui si opera: un grande aiuto nel mercato di oggi, soggetto a cambiamenti sempre più difficili da prevedere.
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